Tab Article
Fino alla caduta di Nicolae Ceausescu (1989), la figura di Emil Cioran è fortemente osteggiata nella Repubblica Socialista di Romania e le sue opere messe al bando dal circuito editoriale di Stato. L'autore transilvano, infatti, affermatosi a Parigi quale "uno dei migliori scrittori di lingua francese", è considerato un traditore della patria e un pensatore sospetto, per le posizioni critiche espresse dall'esilio parigino verso la nazione che gli ha dato i natali. Merito del presente volume è quello di aver restituito Cioran ai romeni e di aver fatto conoscere, dopo anni di silenzio e marginalità, le alterne vicende biografiche e l'appassionato cammino di pensiero di uno dei maggiori intellettuali del Ventesimo secolo. All'accurata ricostruzione di Gabriel Liiceanu, ricca di citazioni e di immagini, seguono la trascrizione dell'ultima intervista filmata, concessa dal "Privatdenker" franco-romeno, e il tenero ricordo di Simone Boué, sua fedele compagna di vita. Ne viene fuori un ritratto rigoroso e imparziale, imprescindibile strumento per inquadrare e comprendere la complessa personalità di Cioran e la sua traiettoria meditativa, delineatesi negli anni, con penetrante lucidità, dai vicoli di Rasinari sino ai tetti del Quartiere Latino.